C’è un errore che spesso commettono le aziende che decidono di “assumere” un copywriter freelance per un progetto qualsiasi: lavarsene le mani. O meglio, fargli fare il lavoro senza collaborare. Tanto c’è lui/lei che pensa a tutto. Basta assegnargli la mansione e tac, niente più rotture di scatole fino alla consegna.

Eh no, non funziona così. Proprio perché il freelance non si trova fisicamente in azienda, ha bisogno ancora di più di un aiuto, di una guida, di una collaborazione a doppio senso. Come può una persona esterna, un copy che magari non ha mai conosciuto i dipendenti o la storia aziendale, veicolare in modo corretto il messaggio da trasmettere?

Collaborare con un freelance, soprattutto quando si tratta di qualcuno che scrive per il tuo brand, vuol dire lavorare insieme, crescere insieme, sbagliare ed arrivare al risultato finale consapevoli di essere sulla stessa lunghezza d’onda.

Se vuoi far brillare la tua impresa o il tuo progetto, ed esprimere al meglio i suoi valori, non basta delegare il lavoro ad un esterno.

Per quanto bravo possa essere un copy, devi interagire con lui/lei, devi coinvolgerlo e fargli prendere la strada giusta. In pratica deve entrare nella tua testa, e per farlo non puoi certo pensare che abbia la bacchetta magica. Ok, la sua penna potrebbe essere formidabile, potrebbe risolvere ogni problema o trovare la frase perfetta al primo colpo, ma niente potrà dare ad entrambi quanto il rapporto umano che si crea tra di voi.

Come una farfalla tra le mani

Pensa se nella tua azienda i dipendenti non si conoscessero, non comunicassero, o facessero fatica ad interagire tra loro. Il lavoro ne gioverebbe? Direi di no. Con il copy freelance è la stessa cosa: non è in azienda ma è come se ne facesse parte. Non dipende da te, non timbra il cartellino, e lavora anche per altre persone. Ma con te deve avere comunque un legame che gli permette di far bene il suo lavoro, di essere presente e non presente allo stesso tempo. Non è così facile… è un po’ come quella frase sull’amore e le farfalle:

Il freelance è come una farfalla, se lo tieni troppo stretto lo uccidi, se allenti troppo la presa, vola via!

Il copy freelance non è un estraneo che ti risolve il problema. Non è un fornitore fastidioso da evitare, né la persona alla quale ti permetti di non rispondere alle email o alle telefonate. È il professionista che porta a termine un tuo progetto e per farlo nel miglior modo possibile necessita di tutte le informazioni che puoi dargli. Non pensare che un copy che ti chiede un consiglio su una modifica, o altre cose che possono aiutarlo nel consegnarti ciò che chiedi, sia poco professionale o poco bravo perché non sa “cavarsela da solo”. Al contrario, dovresti essere felice di tutto questo, di un esperto che con tutte le sue qualifiche e l’esperienza coltivata non smette mai di imparare, di interessarsi, di migliorare, di entrare in empatia con il suo cliente.

L’unione fa la forza

Questo è il mio consiglio. Se hai bisogno di un copywriter freelance che scriva i contenuti del tuo sito, che corregga il tuo libro, che crei dei post per i social network o qualsiasi altra cosa, vedilo come un collaboratore parte del tuo team. Lavorate insieme, costruite qualcosa di bello e non aspettarti che lui o lei sia un lupo solitario. Forse non lo sai, ma i lupi cacciano meglio quando sono in gruppo e la forza del gruppo non si batte.

Più sarai bravo ad entrare in sintonia con il tuo copy freelance, più otterrete grandi risultati entrambi. La scrittura di contenuti efficaci necessita di tempo, pazienza, modifiche su modifiche. Non commettere l’errore di pensare che il copy sia qui per risolvere un tuo problema. È qui per aiutarti a trovare una soluzione.

Perché ho scritto questo post? L’ispirazione è arrivata da quei clienti che mi hanno coinvolta nel loro mondo, che con me hanno costruito un rapporto sincero e proficuo. Ma anche da quelli che invece mi hanno affidato dei lavori “lavandosene le mani”, sparendo per settimane senza rispondere alle mie domande su come portare avanti il LORO progetto. E niente, mi sono accorta di quanto sia importante far parte di un team anche quando si lavora da freelance, per lavorare meglio in primis, per dare vita a relazioni professionali durature e creare una rete di contatti piacevole e vantaggiosa. Più vado avanti in questa direzione, più sono consapevole che il segreto per fare bene è collaborare, parlarsi, saper comunicare.

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