Quando lavori come freelance non hai niente di fisso: clienti, stipendio, lavori, orari, luoghi. Tutto è mutevole e la capacità di adattarti al cambiamento è un requisito necessario all’attività. Dimentica le mura di un ufficio. Dimentica di timbrare il cartellino. Dimentica il capo che ti dice cosa fare, che risolve i tuoi problemi.
Ora il capo sei tu, e la responsabilità è nelle tue mani.
Un mese potresti avere 5-6 progetti contemporaneamente. Un mese potresti lavorare tanto e guadagnare poco, oppure il contrario. Un giorno potresti lavorare nel tuo studio, il giorno dopo sull’autobus che ti porta da qualche parte, oppure dal bar, dalla spiaggia, da qualsiasi posto in cui tu sia connesso. Devi decidere come dividere il tuo impegno, se fare la spesa il martedì perché poi il resto della settimana non hai tempo neanche per respirare.
Come copywriter freelance sei sempre connesso. Il venerdì sera prima di giocare a tennis, quando un cliente ti aggiorna sulla situazione. Il sabato mattina quando controlli che gli articoli siano stati pubblicati correttamente. E anche la domenica, quando verifichi che tutto sia pronto per la nuova settimana in arrivo. Prima di dormire, prima ancora di fare colazione. Non perché tu non sia in grado di “staccare”, ma perché far bene quello fai è più importante di qualsiasi altra cosa in quel momento. Puoi non farlo, non guardare le email, non leggere le notifiche, non rispondere ai messaggi. Ma spesso non puoi farne a meno.
FARE O NON FARE, non c’è provare.
Quando fai il copy freelance è solo perché sei un copy freelance: è un mestiere che col tempo diventa parte della tua identità. È il frutto di una passione che ti fa alzare al mattino con la voglia di non buttarti giù dalla finestra, ma di aprirla per vedere il sole che spunta dagli alberi, o dalla casa di fronte.
Non puoi fare questo mestiere se hai bisogno di sicurezza fisica o economica. Non puoi farlo se hai paura di non arrivare a fine mese. Non puoi farlo se non riesci a gestire bene il tuo tempo, o ti fai prendere dal panico perché ti è stato richiesto un lavoro urgente da portare a termine in due giorni.
- Fallo se scrivere ti fa sentire come se potessi scalare una montagna.
- Fallo se preferisci la libertà fisica e mentale alle mura di un ufficio.
- Fallo se non vuoi un lavoro sempre uguale, perché preferisci affrontare nuove sfide ogni giorno.
- Fallo se vuoi essere più responsabile, se avere un capo limita la tua creatività.
- Fallo se vuoi trasformare una passione in un lavoro mai noioso. Difficile, ma sempre sorprendente.
- Fallo se senti nel cuore e nella testa di poterlo fare.
Lo ammetto, i miei primi mesi da freelance sono stati terribili.
Lavoravo 9-10 ore al giorno, ogni giorno. Prendevo progetti su progetti, la notte pensavo a quello che avrei dovuto fare il giorno dopo, e non ho visto un giorno di riposo per 5 mesi. Mi sentivo quasi in colpa quando mi prendevo qualche ora di relax giusto per non impazzire, e non guadagnavo un soldo. Come potevo essere felice? Chi me lo faceva fare? Perché avevo scelto un lavoro così imprevedibile? Perché sgobbavo come una scema e ottenevo poco o niente in cambio?
Poi qualcosa è cambiato. La tempesta si è placata, molti progetti che avevo seguito nello stesso periodo ormai erano terminati, e ho cominciato a vedere i primi risultati di ciò che avevo fatto. Ma soprattutto mi sono data una calmata, perché così non potevo andare avanti. Non potevo farmi sopraffare dall’ansia, dalla paura, dall’idea di non riuscire. E mi sono ricordata di un insegnamento importante, qualcosa che ho imparato molto prima di prendere questa strada, quando lavoravo come receptionist in un parco termale: il mio compito era accogliere i clienti delle terme, dargli il necessario per la giornata e istruirli sul regolamento del posto. Il primo giorno di lavoro sono sbiancata quando alle 10 del mattino mi sono trovata davanti circa 200 persone in coda, che mi fissavano in attesa di entrare e divertirsi. Ed è stato allora che la mia responsabile mi ha dato un consiglio che mi ha aperto gli occhi, e che ancora oggi cerco di applicare quando necessario: Non guardare l’intera fila di persone, ma concentrati solo sul singolo cliente davanti a te. Altrimenti rischi di perdere la testa, di rallentare il lavoro perché hai il timore di farli aspettare troppo. Loro non vanno da nessuna parte. Aspettano il turno. Tu vai tranquilla, una persona alla volta e la coda si smaltisce senza che tu te ne renda conto.
Per me è stato un po’ come stare accanto al Maestro Miyagi quando diceva a Daniel San qualcosa di semplicissimo, quasi banale, ma con un significato profondo. E quindi quel giorno ho capito che affrontare un problema alla volta lo faceva diventare più piccolo e facilmente superabile, e che con un po’ di calma tutto si sarebbe risolto. Può sembrare sciocco, ma a volte abbiamo bisogno di sentircele dire certe cose, di avere al nostro fianco una persona che ci dice la cosa giusta al momento giusto.
In sostanza, oggi che sono una copy freelance, cerco di applicare questo consiglio per svolgere al meglio il mio lavoro e ricordarmi che posso superare qualsiasi ostacolo. Con tanti clienti che vogliono tutto, subito, perfetto e senza pagare chissà quale cifra, bisogna essere in grado di non farsi abbattere dal quadro generale, ma portare a termine un lavoro alla volta, con pazienza e serenità. I soldi arriveranno. Le soddisfazione non mancheranno.
C’è da dire una cosa: ho avuto la fortuna di avere vicino a me alcune persone che mi hanno aiutata parecchio. Amici che mi hanno sostenuta e mi hanno fatto capire di non lasciarmi scoraggiare da qualche avversità. Parlare di ciò che ti spaventa con qualcuno è un grande aiuto, e non un segno di debolezza. Puoi farcela da solo ma in compagnia, con qualcuno che ti guarda le spalle, è decisamente meglio. Mai sottovalutare i benefici che ti possono dare le persone che ti vogliono bene, in qualunque occasione.
All’inizio tutto è più difficile, devi capire il gioco e buttarti nella partita.
Ci saranno giorni in cui potresti pentirti della tua scelta, di non aver accettato posti sicuri e ben pagati. Posti di comodo che ti fanno sentire meglio i primi cinque minuti, e poi ti chiedi perché stai facendo qualcosa che non ti piace per vivere. Ma basterà un giorno per farti dimenticare tutte le tue insicurezze, il giorno in cui ogni tassello del puzzle andrà al suo posto e sentirai di aver preso la strada giusta.
Io ho fatto una scelta: mettermi alla prova in un settore che amo in un modo non convenzionale. Stretta tra le mura di un ufficio, con un lavoro sempre uguale ed un capo che urla, mi sento morire lentamente ed inesorabilmente. Vedo la vita passarmi davanti senza poter essere la protagonista della mia storia. Essere una copy freelance mi dà la possibilità di essere padrona delle mie decisioni, dei successi e dei fallimenti. E non c’è niente che mi faccia sorridere di più.
È difficile, però mi fa stare bene. E allora credo che questa sia semplicemente la risposta a qualsiasi domanda sul perché ho scelto questo lavoro.
Se anche tu sei un freelance o vorresti esserlo, e sei arrivato fin qui, spero di essere stata una lettura piacevole e un aiuto di quelli che ti cambiano la giornata.